Tutorial semplice sul cablaggio dell'elettrovalvola: come collegare l'interruttore e l'alimentazione?
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U.S. Solid Le elettrovalvole sono dispositivi elettromeccanici essenziali che controllano il flusso di fluidi o gas utilizzando una bobina elettromagnetica. Il loro funzionamento è semplice e preciso: quando viene eccitata, la bobina crea un campo magnetico che muove un pistoncino per aprire o chiudere rapidamente la valvola. Molte persone si sentono confuse quando cablano un'elettrovalvola: come collegare correttamente i terminali positivo e negativo? Cosa fare se si desidera aggiungere un interruttore per il controllo on-off? Analizzeremo passo dopo passo la logica di cablaggio dell'elettrovalvola, basandoci sulla guida ufficiale di U.S. Solid. Che tu stia eseguendo un collegamento diretto di base o una configurazione avanzata con un interruttore, puoi farlo correttamente seguendo questi passaggi!
1. Configurazione di base: collegamento diretto dell'elettrovalvola a una fonte di alimentazione
Se ti serve solo la funzione di base "apri quando sotto tensione, chiudi quando l'alimentazione è scollegata", il cablaggio è semplicissimo: solo 3 passaggi:
- Spegnere prima l'alimentazione per sicurezza: scollegare sempre l'interruttore di alimentazione prima di effettuare il cablaggio per evitare scosse elettriche. Questa è la massima priorità per tutte le operazioni elettriche.
- Collegare i fili ai terminali positivo e negativo: un'elettrovalvola di solito ha due fili conduttori (è possibile collegarli a piacere se non è presente la marcatura positivo/negativo). Collegare un filo al terminale positivo della fonte di alimentazione e l'altro filo al terminale negativo.
- Verificare l'effetto dopo l'accensione: una volta collegata, accendere l'alimentazione: l'elettrovalvola si aprirà immediatamente e rimarrà aperta. Si chiuderà solo quando l'alimentazione verrà scollegata. Non sono necessari accessori aggiuntivi per questa configurazione, che è perfetta per semplici scenari di accensione e spegnimento.
2. Configurazione avanzata: controllo dell'elettrovalvola con un interruttore SPST
Se si desidera controllare manualmente l'elettrovalvola (ad esempio, per un'accensione e spegnimento temporizzata o un intervento manuale), l'aggiunta di un interruttore SPST (Single-Pole Single-Throw) risolverà il problema. Ecco come:
Passaggio 1: comprendere le funzioni dei pin dell'interruttore
Un tipico interruttore SPST ha 3 pin. Due sono "pin funzionali" (per controllare l'accensione e lo spegnimento del circuito) e uno è il "pin della spia luminosa" (facoltativo, per mostrare lo stato dell'interruttore).
Passaggio 2: Collegare il circuito passo dopo passo
- Collegare un pin funzionale dell'interruttore a un'estremità dell'elettrovalvola.
- Collegare il terminale positivo dell'alimentatore all'altro pin funzionale dell'interruttore SPST.
- Collegare l'altra estremità dell'elettrovalvola direttamente al terminale negativo dell'alimentatore Fonte.
Passaggio 3: (Facoltativo) Aggiungere una spia luminosa
Se è necessaria una spia luminosa, collegare il "pin della spia luminosa" dell'interruttore al terminale negativo della fonte di alimentazione (condividendo il terminale negativo con l'elettrovalvola). In questo modo, quando si accende l'interruttore, la spia luminosa si accenderà simultaneamente, consentendo di verificare visivamente se il circuito è sotto tensione.
Passaggio 4: Testare l'effetto di controllo
Accendendo l'interruttore, l'elettrovalvola si attiverà e rimarrà aperta. Spegnendolo, il circuito perderà potenza e l'elettrovalvola si chiuderà. La logica di controllo è chiara e il funzionamento è flessibile.
3. Consigli pratici
- Assicurarsi che i cavi siano ben a contatto con i terminali durante il cablaggio per evitare collegamenti allentati (collegamenti allentati possono causare frequenti accensioni/spegnimenti dell'elettrovalvola o il suo malfunzionamento).
- In caso di dubbi sui parametri di alimentazione, consultare prima il manuale di istruzioni dell'elettrovalvola per verificare che tensione e corrente corrispondano: questo previene danni al dispositivo dovuti a fonti di alimentazione incompatibili.